Lasciamo Ubud felicissimi di questo inizio di avventura, per spostarci in zone un po’ più rurali verso est. Il terrorismo inizia dall’autista che suggerisce di prelevare tutti i soldi perché “li” non ci sono ATM ne carte di credito. La strada nella sua parte finale devo dire che non aiuta a farci stare tranquilli, il paesaggio si fa umanamente più duro, e sembra davvero di andare verso la fine del mondo, ripagati però da meravigliosi paesaggi di risaie a perdita d’occhio.
Alla fine ci arriviamo, a Sidemen, al Pondok Uma Aya…
…e beh, non ci è andata malaccio!!!
Domani iniziamo ad esplorare